Pronto Soccorso e Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche di Senigallia a confronto: analisi dati anni 2013-2014-2015

-Dott.ssa MArella Tarini – Direttore del Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche – DDP AV2 ASUR Marche

-Dott.ssa Antonella Battistini – Dirigente psicologo – Psicoterapeuta- Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche – DDP AV 2 ASUR Marche

-Dott.ssa Manuela Falcinelli – Dirigente Sociologo –Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche – DDP AV 2 ASUR Marche

-Dr. Gianfranco Maracchini- Direttore U.O.C. Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza- AV2 ASUR Marche

 

Gli dei non hanno certo svelato ogni cosa ai mortali fin da principio, ma, ricercando, gli uomini trovano a poco a poco il meglio.
(Senofane)

 

Introduzione

Il presente studio nasce dall’esigenza di reperire informazioni ed approfondire  la conoscenza del territorio, in cui opera il Servizio Territoriale delle Dipendenze Patologiche di  Senigallia. Il  processo di modificazione che sta toccando il problema delle dipendenze, ha spinto gli operatori del Sevizio ad ampliare l’orizzonte  di  osservazione, iniziando da uno dei Servizi deputato alla gestione dell’emergenza: il Pronto Soccorso. La ricerca, pur nella sua semplicità, è stata motivo di interessanti e numerose riflessioni che richiedono, per la loro rilevanza,  una prosecuzione ed ulteriori studi. Per tali motivi, la ricerca non intende fornire conclusioni, ma considerazioni per iniziare un percorso di approfondimento di dati che dovranno essere raccolti ed integrati per tentare di rispondere ad alcuni dei quesiti che la presente analisi ha evidenziato: per alcune fasce di popolazione a rischio  cosa  rappresenta il Pronto Soccorso? E la loro domanda esplicitata è solo una richiesta sanitaria o sottende altri tipi di bisogni?

Alcune ricerche, disponibili in letteratura, evidenziano che il Pronto Soccorso sia il luogo, per eccellenza, dove portare la sofferenza  del corpo malato; quando si pone al primo posto il corpo, si è impossibilitati a  riconoscere una complessità che tenga conto  dell’anima.

Il Pronto Soccorso, struttura anonima, dal nome rassicurante, rischia di essere utilizzata,  secondo una logica consumistica del “tutto e subito”, come luogo di facili soluzioni ed illusioni  salvifiche.

Questa ricerca vuole essere il tentativo per iniziare a riflettere secondo una logica di complessità che vada oltre alla sola dimensione corporea e sanitaria, che  tenga conto dei molteplici bisogni: relazionali, psicologici, sociali, economici, culturali, etc., spesso difficilmente esprimibili.

A questo proposito, in linea con alcuni riferimenti bibliografici recenti, s’intende  attuare un’ulteriore indagine rivolta al problema dei adolescenti-giovani e dei loro agiti distruttivi: incidenti, traumi, autolesionismo, che spesso sottendono una difficoltà nel processo di mentalizzazione  e dell’acquisizione del sé.

 

Metodologia:

Al fine di effettuare un approfondimento dei dati relativi agli accessi al Pronto Soccorso sono stati richiesti al software NBS del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Senigallia i dati relativi agli accessi avvenuti nel triennio 2013-2015 per  alcune parole chiavi[1] attinenti la problematica dell’uso/abuso e/o dei comportamenti di addiction.

Le estrazioni hanno riportato alcuni accessi non attinenti alla richiesta, come ad esempio alcune “calcolosi delle colecisti” che contengono la parola chiave “alcol”.

Per tale motivo  è stata effettuata una ulteriore verifica dei dati attraverso l’analisi del testo delle seguenti variabili riportate nel data-base:

-“Descrizione del problema”;

-“Segni sintomi”;

-“Anamnesi  esobiettivo”;

-“Diagnosi  dimissione”;

-“Patologia dimissione1”;

Sono stati quindi selezionati gli accessi avvenuti e riconducibili alle macro aree problematiche: Alcol, Sostanze stupefacenti , Alcol e Sostanze stupefacenti, Overdose, Psicofarmaci

 

Risultati

Numero degli accessi, area problematica ,frequenza, esiti e costi

Dall’analisi dei dati dei tre anni osservati, si evidenzia che il numero di soggetti che accedono ogni anno al pronto soccorso per problemi di uso/abuso/dipendenza da alcol e da sostanze stupefacenti è stato attorno ai 190 casi nel 2013 e 2015 e di 226 nel 2014 (tab.n.1).

 

 Tab.n.1:N° accessi per area problematica ed anno

 

N° Accessi 2013 2014 2015 Totale
Alcol 141 167 150 458
Sostanze stupefacenti 30 46 24 100
Alcol e Sostanze stupefacenti 6 5 7 17
Overdose 8 6 6 20
Psicofarmaci 5 2 3 10
Totale 190 226 189 605

 

Secondo la  classificazione al Triage, il problema principale (tab.n.2), per il 44,96% degli accessi, è costituito da “Altri Sintomi e Disturbi” , da “Intossicazione” per il 24,79%, da “Disturbi del comportamento” per il 10,41% e da “Trauma” e “Trauma Cranico” per il 3,64% e 2,31% dei casi.

 

 Tab.n.2:N° accessi per Problema principale e area problematica (anni 2013-2014-2015)

 

Problema principale\area problematica Alcol Sostanze stup. Alcol e Sost.stup. Psicofarmaci Overdose Tot. Tot.%
Accertamenti Medico Legali 1 2 1 4 0,66%
Altri Sintomi e Disturbi 206 48 8 3 7 272 44,96%
Altri Sintomi Sistema Nervoso 8 3 1 12 1,98%
Altro Tipo di Dolore 1 1 0,17%
Astenia 2 2 0,33%
Cardiopalmo 1 3 1 5 0,83%
Coma 1 1 2 0,33%
Dispnea 3 2 5 0,83%
Disturbi del Comportamento 45 14 2 2 63 10,41%
Disturbi dello stato di Coscienza 6 2 1 9 1,49%
Dolore Addominale 14 1 1 16 2,64%
Dolore Toracico 2 2 0,33%
Emorragia non Traumatica 2 2 0,33%
Epigastralgia 6 1 7 1,16%
Febbre 2 2 0,33%
Ferite 1 1 0,17%
Intossicazione 118 15 3 1 13 150 24,79%
Lipotimia 3 1 4 0,66%
Problema Sociale 1 1 0,17%
Sincope 6 1 7 1,16%
Trauma 16 5 1 22 3,64%
Trauma Cranico 11 1 1 1 14 2,31%
Vertigini 1 1 0,17%
Non Rilevato 1 1 0,17%
Totale 458 100 17 10 20 605 100,00%

 

Le giornate che ha impegnato  il Pronto Soccorso di Senigallia per il trattamento di tali accessi sono state 137 nel 2013, 161 nel 2014 e 121 nel 2015. Seppure, il numero medio di accessi,  nello stesso giorno, per la problematica oggetto di analisi, si è aggirato, nel triennio,  attorno al 1,4-1,5, tuttavia emergono valori  di estrema variabilità: vi sono stati giorni in cui vi sono stati anche n. 14 (nel 2013) e n.9 ( nel 2015) accessi nello stesso giorno (tab.n.3).

 

Tab.n.3:Frequenza degli accessi (anni 2013-2014-2015)

Frequenza degli accessi/Anno 2013 2014 2015
N° di giorni con almeno un accesso 137 161 121
N° medio di accessi nello stesso giorno 1,40 1,41 1,56
Dev.st . N° accessi nello stesso  giorno 1,25 0,68 1,12
Range (max-min) n° accessi nello stesso giorno 14-1 4-1 9-1

 

La problematica prevalente ha riguardato l’ “alcol” che è stata la causa  principale di 458 accessi, seguono le “sostanze stupefacenti” con 100 accessi, le “overdosi” con 20 interventi, “alcol associato a sostanze stupefacenti “ con 17 e 10 per “psicofarmaci”.

Il totale degli accessi, pari a  605 nel triennio analizzato, ha interessato 488 soggetti e  65 di questi hanno fatto più accessi nel corso dei tre anni (tab.n.4).

 

 Tab.n.4: N° pazienti con n.2 o più accessi (anni 2013-2014-2015)

N° accessi N° pazienti con più accessi N° pazienti con più accessi noti al STDP di Senigallia
2 40* 16
3 15** 12
4 3*** 3
5 1 0
6 3 2
7 2 1
10 1 1
Totale 65 35

Note

*Dei 40 soggetti, 27 di questi hanno fatto n.2 accessi nel corso dello stesso anno.

** dei 15 soggetti, 6 di questi hanno fatto n.3 accessi nel corso dello stesso anno.

*** dei 3soggetti, 1 di questi ha fatto n.4 accessi nel corso dello stesso anno.

Gli interventi al Pronto Soccorso hanno avuto come esito nell’82,98% dei casi una dimissione a domicilio, nel 10,08% dei casi un ricovero in un reparto di degenza, nel 4,63% il paziente ha abbandonato il Pronto Soccorso e nel 0,33% delle situazioni si è avuta una dimissione a strutture ambulatoriali o trasferimento ad altro istituto, non meglio specificato (tab.n.5).

 

Tab.n.5: N° degli accessi per tipologia delle dimissioni (anni 2013-2014-2015)

Esito alla Dimissione Totale fr%
Dimissione a Domicilio 502 82,98%
Dimissione a Strutture Ambulatoriali 2 0,33%
Il Paziente abbandona il  PS in corso di accertamenti e/o prima della chiusura della pratica 28 4,63%
Ricovero in Reparto di degenza 61 10,08%
Rifiuta il Ricovero 10 1,65%
Trasferimento ad altro istituto 2 0,33%
Totale complessivo 605 100,00%

 

Dal punto di vista economico, si precisa che è possibile effettuare solo una stima, in quanto i valori sono influenzati dai dati anomali precedentemente detti.

Tuttavia, considerando il costo medio stimato per codice di gravità (tab.n.6), l’impatto complessivo, in termini economici,  relativo ai 605 interventi al Pronto Soccorso  per codice di gravità nel triennio osservato (tab.n.7) si è aggirato attorno ai 43.000 euro, circa 13.400 euro nel 2013 e 2015 e 16.000 euro nel 2014 (tab.n.8).

 

Tab.n.6: Costo per codice di Gravità

Codice Gravità Costo
Verde € 56
Rosso € 119
Giallo € 80
Bianco € 24

 

Tab.n.7:N° accessi per Anno e Codice Gravità

Anno Accesso
Codice_Gravità_Ingresso 2013 2014 2015 Totale
Bianco 3 2 1 6
Giallo 87 132 98 317
Rosso 13 14 8 35
Verde 87 78 82 247
Totale complessivo 190 226 189 605

 

Tab.n.8:Costo per codice di Gravità per Anno degli accessi

  Anno Accesso
Codice_Gravità_Ingresso 2013 2014 2015 Totale
Bianco € 72 € 48 € 24 € 143
Giallo € 6.957 € 10.555 € 7.836 € 25.347
Rosso € 1.549 € 1.669 € 953 € 4.171
Verde € 4.841 € 4.340 € 4.562 € 13.743
Totale complessivo € 13.418 € 16.611 € 13.376 € 43.405

 

Lettura socio-anagrafica

L’analisi relativa alla tipologia dei soggetti che si sono rivolti al Pronto Soccorso,  evidenzia che, seppure vi sia una prevalenza di accessi  (407 casi pari al 67,27%) che hanno riguardato soggetti di genere maschile, il 32,73% (198 casi) delle situazioni sono state determinate da pazienti di genere femminile. Le classi di età piu’ coinvolte sono quelle tra i 13-21 anni (22,98%), e, a seguire, le classi 22-24 e 31-39 anni  che riguardano attorno al 17% degli accessi; gli ultraquarantenni (40-48 anni) si attestano attorno al 14%, oltre il 12% i soggetti attorno ai 50 anni (49-57), poco più del 9%  gli ultra settantenni  (tab.n.9).

 

 Tab.n.9: N° accessi per genere, classi di età  ed anni

totale 2013 2014 2015
Classe età\Genere F M Tot. fa f% Tot. fa f% Tot. fa f% Tot. fa f%
13-15 12 13 25 139 22,98% 13 51 26,84% 4 41 18,14% 8 47 24,87%
16-18 25 34 59 19 17 23
19-21 17 38 55 19 20 16
22-24 6 26 32 103 17,02% 10 32 16,84% 9 29 12,83% 13 42 22,22%
25-27 9 19 28 10 9 9
28-30 16 27 43 12 11 20
31-33 5 24 29 105 17,36% 8 33 17,37% 11 38 16,81% 10 34 17,99%
34-36 8 22 30 9 13 8
37-39 17 29 46 16 14 16
40-42 14 16 30 86 14,21% 6 15 7,89% 14 48 21,24% 10 23 12,17%
43-45 7 20 27 6 13 8
46-48 5 24 29 3 21 5
49-51 8 14 22 77 12,73% 8 28 14,74% 10 31 13,72% 4 18 9,52%
52-54 10 24 34 13 13 8
55-57 5 16 21 7 8 6
58-60 2 3 5 32 5,29% 1 12 6,32% 2 14 6,19% 2 6 3,17%
61-63 3 8 11 3 6 2
64-66 2 14 16 8 6 2
67-69 4 2 6 26 4,30% 1 3 1,58% 4 13 5,75% 1 10 5,29%
70-72 4 7 11 1 3 7
73-75 3 6 9 1 6 2
76-78 2 2 4 22 3,64% 2 7 3,68% 1 8 3,54% 1 7 3,70%
79-81 1 6 7 2 2 3
82-84 4 7 11 3 5 3
85-87 3 4 7 15 2,48% 5 9 4,74% 1 4 1,77% 1 2 1,06%
88-90 3 2 5 3 1 1
>=91 3 0 3 1 2 0
Totale 198 407 605 605 100% 190 190 100% 226 226 100% 189 189 100%
totale % 32,73% 67,27% 100%    

 

Dal punto di vista del trend storico, si evidenzia un incremento degli accessi di pazienti di genere femminile che sono passate da un 28,98% nel 2013 ad un 35,45% nel 2015 (tab.n.9.1)

 

Tab.n.9.1: N° accessi per genere e anno

Anno\Genere F M Totale F M Totale
2013 55 135 190 28,95% 71,05% 100,00%
2014 76 150 226 33,63% 66,37% 100,00%
2015 67 122 189 35,45% 64,55% 100,00%
Totale 198 407 605 32,73% 67,27% 100,00%

 

Approfondendo l’analisi e prendendo in esame l’area problematica rispetto al genere ed all’età,  i dati  evidenziano che non c’è una relazione tra la tipologia di problematica ed  il genere, mentre è statisticamente significativa la relazione tra l’età e la problematica che ha determinato gli accessi al pronto soccorso (Chi-quadro test=79,851, p=0,003).

Entrando nel dettaglio, relativamente all’età, si evidenzia infatti la presenza di una consistente quota di soggetti in età adolescenziale  e giovanile (tra i 13 e 21 anni), sia maschi che femmine,  per problemi di “alcol” e, a seguire, di “sostanze” e per “poliassunzione” .

Non residuale è anche  la quota dei soggetti ultrasettantenni, specie per  “sostanze stupefacenti e psicofarmaci”, nonché per l’”alcol” (tab.n.10).

Per quanto riguarda l’ area problematica (tab.n.10) dell’ ”alcol”, dei 458 accessi, 150 sono pazienti di sesso femminile e 308 pazienti maschi, sostanzialmente i problemi etilici hanno determinato circa  il 75% degli accessi in entrambi le tipologia dei soggetti.

Per “stupefacenti e psicofarmaci”, i 110 accessi hanno riguardato 35 femmine (17,68%) e 75 maschi (18,43%).

Per “alcol associato a sostanze” i 17 accessi sono stati fatti rispettivamente da 7 (3,54%) femmine e 10 (2,46%) maschi.

Le “overdosi”, complessivamente 20 accessi, in  6 (3,03%) casi sono state femmine e 14 (3,44%) maschi (3,44%). Nello specifico, n.1 caso per alcool, n.1 per cocaina, n.15 per oppiacei ed in n.3 casi per sostanze stupefacenti non meglio specificate.

La restante quota di accessi riguarda n.10 casi per psicofarmaci, 5 maschi e 5 femmine, rispettivamente con un’età media di 52,2 e 33,6 anni e, a seguire, n.24 casi eroina-oppiacei, n.9 casi cocaina, n.6 cannabis, n.3 allucinogeni,, n.1 amfetamine e 27 sostanze stupefacenti non meglio specificate.

 

 Tab.n.10:N° accessi per area problematica, sesso e classe di età (anni 2013-2014-2015)

Problematica/Classi Età all’accesso Alcol Sostanze stup. e Psicofarmaci Poliassunzione  (Alcol e Sost.) Overdose Totale
M F M F M F M F M F
13-15 12 10 1 1 0 1 0 0 13 12
16-18 30 22 2 1 2 2 0 0 34 25
19-21 27 13 8 3 3 0 0 1 38 17
22-24 22 4 2 0 1 1 1 1 26 6
25-27 14 2 3 5 1 2 1 0 19 9
28-30 14 14 9 2 0 0 4 0 27 16
31-33 17 5 4 0 0 0 3 0 24 5
34-36 16 6 4 1 0 0 2 1 22 8
37-39 15 14 12 2 1 0 1 1 29 17
40-42 8 10 6 3 0 1 2 0 16 14
43-45 17 4 2 1 1 0 0 2 20 7
46-48 21 5 3 0 0 0 0 0 24 5
49-51 11 7 3 1 0 0 0 0 14 8
52-54 23 10 1 0 0 0 0 0 24 10
55-57 14 4 2 1 0 0 0 0 16 5
58-60 2 2 1 0 0 0 0 0 3 2
61-63 7 3 0 0 1 0 0 0 8 3
64-66 12 1 2 1 0 0 0 0 14 2
67-69 2 4 0 0 0 0 0 0 2 4
70-72 6 3 1 1 0 0 0 0 7 4
73-75 4 0 2 3 0 0 0 0 6 3
76-78 1 2 1 0 0 0 0 0 2 2
79-81 6 0 1 0 0 0 0 6 1
82-84 4 2 3 2 0 0 0 0 7 4
85-87 1 1 3 2 0 0 0 0 4 3
88-90 2 2 0 1 0 0 0 0 2 3
>=91 0 0 0 3 0 0 0 0 0 3
Totale 308 150 75 35 10 7 14 6 407 198
% 75,68% 75,76% 18,43% 17,68% 2,46% 3,54% 3,44% 3,03% 100,00% 100,00%

 

Preme specificare che dei 110 casi per “stupefacenti e psicofarmaci”, n.30 sono accessi per assunzione/uso improprio di benzodiazepine,14 femmine e 16 maschi, la cui età media è di 68 anni, rispettivamente 71 per le prime e 66 per i maschi (tab.11).

 

Tab.n.11:Accessi per assunzione/uso improprio di benzodiazepine (anni 2013-2014-2015)

Genere M F Totale
N° accessi 16 14 30
Età media 66 71 68
Range 33-85 anni 35-97 anni 33-97

 

Il 62,98% degli accessi ha interessato  soggetti residenti in uno dei 9 Comuni di competenza del STDP di Senigallia, un 16,03% soggetti residenti negli altri Comuni dell’Area Vasta 2 ed un 11,90% di fuori Regione (tab.n.12).

 

Tab.n.12: N° accessi per Residenza (anni 2013-2014-2015)

Residenza N° accessi Fr%
9 Comuni di competenza del STDP Senigallia 381 62,98%
AV2 AN 97 16,03%
AV1 PU 39 6,45%
AV3 MC 7 1,16%
AV4 FM 1 0,17%
AV5 AP 3 0,50%
Fuori Regione 72 11,90%
Non rilevato 5 0,83%
Totale 605 100,00%

 

Modalità di arrivo e Calendarizzazione degli accessi

La prevalenza degli accessi, indipendentemente dall’anno di osservazione (tab.n.13)  e dell’area problematica (tab.n.14) è stata con l’Ambulanza (73,06%), di cui nel 41,82% dei casi  con l’Ambulanza del 118 e nel 31,24% con “altra Ambulanza”, seguono con il 25,79%  gli accessi avvenuti “autonomamente”

Tab.n.13: Modalità di arrivo al pronto soccorso per anno

Modalità di arrivo\ Anno di accesso 2013 2014 2015 Totale Totale%
Ambulanza 118 83 90 80 253 41,82%
Altra Ambulanza 66 65 58 189 31,24%
Autonomo (arrivato con mezzi propri) 40 70 46 156 25,79%
Elicottero 118 1 1 0,17%
Altro (ambulanze di Esercito,Vigili del Fuoco,ecc.) 1 1 2 4 0,66%
Non Rilevato 2 2 0,33%
Totale 190 226 189 605 100,00%

 

Tab.n.14: Modalità di arrivo al pronto soccorso per area problematica

Modalità di Arrivo \ Area problematica Alcol       Sost. stupefacenti Alcol e Sost. Stup. Overdose Psicofarmaci Totale Totale%
Ambulanza 118 174 53 5 14 7 253 41,82%
Altra Ambulanza 166 17 5 1 189 31,24%
Autonomo (arrivato con mezzi propri) 112 29 7 5 3 156 25,79%
Elicottero 118 1 1 0,17%
Altro (ambulanze di Esercito,Vigili del Fuoco,ecc.) 3 1 4 0,66%
Non Rilevato 2 2 0,33%
Totale 458 100 17 20 10 605 100,00%

 Il 48,93% degli accessi sono avvenuti nei giorni feriali (296 casi) di cui n.172  nella fascia oraria diurna, seguono con il 34,21% (n. 207) i casi di accessi nei giorni festivi, e, a seguire, gli accessi nei giorni  prefestivi con il 15,37%  (n. 56 casi), questi ultimi (festivi e prefestivi),  viceversa, si concentrano prevalentemente nelle fasce orarie notturne (tab.n.15)

 

Tab.n.15: N° accessi per fascia oraria e tipologia dei giorni (anni 2013-2014-2015)

Anno/ Fascia Oraria 2013 2014 2015 totale
Tipo giorno giorno notte Totale giorno notte Totale giorno notte Totale giorno notte Totale
feriale 51 36 87 73 54 127 48 34 82 172 124 296
festivo * 11 64 75 30 34 64 18 50 68 59 148 207
post festivo 1 1 1 1 2 3 3 6 5 4 9
prefestivo 10 17 27 12 21 33 15 18 33 37 56 93
totale 73 117 190 116 110 226 84 105 189 273 332 605
                     
Note:Prefestivo non comprende i lunedì;Post festivo comprende anche i sabati.Anno 2013: dei 64, n.2 Capodanno; Anno 2014: dei 30, n.1 Capodanno e n.1 Ferragosto; dei 34, n.3 Inizio Anno e n.1 Ferragosto;
Anno 2015: dei 50, n.1 inizio anno

Mentre le problematiche legate all’uso di sostanze o psicofarmaci e le overdosi costituiscono le principali cause degli accessi nelle fasce orarie diurne, l’alcol  e le situazioni di poliassunzione spiegano invece gli accessi nelle fasce notturne (Chi quadro test=52,125, p=0,000).

Per tutte le aree problematiche analizzate, sia per sostanze che per alcol, etc,, si rileva una significatività statistica tra l’età e la fascia oraria di accesso (Chi-quadro test=101,045, p=0,000):  gli accessi in orario notturno riguarda, in maniera preponderante la popolazione delle fasce di età adolescenziale e giovanile (tab.n.16)

Tab.n.16: N° accessi per tipologia della problematica,fascia oraria e classi di età (anni 2013-2014-2015)

Problematica/Fascia Oraria Alcol Sostanze e Psicofarmaci Poliassunz.(alcol e sost.) Overdose Totale
Classi età giorno notte giorno notte giorno notte giorno notte giorno notte
13-21 10 104 8 8 1 7 1 20 119
22-30 18 52 17 4 2 3 3 4 40 63
31-39 28 45 14 9 1 5 3 47 58
40-48 35 30 12 3 2 4 51 35
49-57 45 24 7 1 52 25
58-66 17 10 4 1 22 10
67-75 12 7 6 1 18 8
76-84 6 9 4 3 10 12
>=85 4 2 9 0 13 2
Totale 175 283 81 29 4 13 13 7 273 332

 

Anche la tipologia dei giorni spiega, dal punto di vista statistico, la diversa distribuzione dei casi in base all’età ((Chi quadro test=85,476, p=0,000): gli accessi nei giorni festivi e prefestivi riguardano in modo particolare i soggetti di giovane e giovanissima età, in particolare quelli con un problema di alcol (tab.n.17).

 

Tab.n.17: N° accessi per tipologia della problematica,tipologia dei giorni e classi di età (anni 2013-2014-2015)

Problematica Alcol Sostanze e Psicofarmaci Poliassunzione (alcol e sost.) Overdose Totale
Tip.giorno/Classi età feriale festivo post festivo prefestivo feriale festivo post festivo prefestivo feriale festivo post festivo prefestivo feriale festivo post festivo prefestivo feriale festivo post festivo prefestivo
13-21 23 70 21 9 4 3 8 1 33 82 0 24
22-30 29 29 2 10 9 8 4 4 1 5 1 1 47 39 2 15
31-39 34 21 2 16 14 6 3 1 5 2 1 54 29 2 20
40-48 32 18 2 13 11 3 1 1 1 44 21 2 15
49-57 44 17 1 7 5 3 1 1 2 50 21 1 9
58-66 22 3 2 1 2 1 1 24 5 1 2
67-75 14 2 3 7 21 2 0 3
76-84 10 4 1 4 3 14 4 1 3
>=85 3 3 6 1 2 9 4 0 2
Totale 211 167 8 72 66 27 1 16 7 9 0 1 12 4 0 4 296 207 9 93

Nei mesi estivi, in particolare nelle fasce orarie notturne, si concentra il maggior numero di accessi (tab.n.18).

 

Tab.n.18: N° accessi per mese e fascia oraria (anni 2013-2014-2015)

Mese/Fascia Oraria giorno notte Totale
gennaio 18 21 39
febbraio 15 17 32
marzo 10 22 32
aprile 22 29 51
maggio 29 27 56
giugno 24 25 49
luglio 19 53 72
agosto 34 61 95
settembre 47 25 72
ottobre 22 17 39
novembre 18 15 33
dicembre 15 20 35
Totale 273 332 605

Utenti del STDP al Pronto Soccorso

Incrociando i dati con la banca dati del STDP di Senigallia  emerge che dei 605 accessi  avvenuti nel triennio per problemi legati ad un uso di sostanze stupefacenti e/o alcol,182 di questi hanno riguardato soggetti noti al Servizio Territoriale delle Dipendenze Patologiche di Senigallia.

Più in particolare, dei  488 soggetti, 98 sono  i soggetti  cosciuti in quanto, per motivi diversi, sono afferiti, nel corso degli anni, al Servizio Ambulatoriale Territoriale specialistico di Senigallia. La prevalenza degli accessi si concentra nei giorni  feriali ed, in particolare, nelle fasce orarie diurne (tab.n.19). Dei 98 soggetti, 35 hanno fatto più accessi nel corso del triennio (tab.n.4)

 

Tab.n.19:N° Accessi dei soggetti noti al STDP di Senigallia (anni 2013-2014-2015)

Tipo giorno/ Fascia  Oraria feriale festivo post festivo prefestivo Totale
giorno 80 24 2 13 119
notte 35 15 1 12 63
Totale 115 39 3 25 182

 

Conclusioni

Questa ricerca parte dal presupposto di voler conoscere il target che si rivolge al Pronto Soccorso di Senigallia sotto l’effetto di sostanze psicoattive; tale studio prende in considerazione il periodo storico che va dal 2013 al 2015. Dall’analisi dei dati disponibili, si evidenzia che l’adolescenza (13-21 anni) e la senescenza (oltre i 65 anni) sono due fasce di età particolarmente a rischio per l’uso/abuso di sostanze psicotrope.

Il problema legato, invece all’uso di alcol, tocca trasversalmente gli adolescenti, gli anziani e  tutte le altre fasce di età e si estende dal genere maschile a quello femminile senza nessuna differenza, rendendo necessaria l’attivazione di strategie di sensibilizzazione e prevenzione più mirate. Si puo’ ipotizzare che ci sono periodi del ciclo di vita di ogni persona che sono attraversati da profonde disarmonie e squilibri mente-corpo che generano molta sofferenza. L’utilizzo di alcol e sostanze stupefacenti offre una momentanea via di fuga a situazioni di angoscia altrimenti di difficile gestione.

Il Pronto Soccorso non puo’ essere la risposta esaustiva ad una situazione  così complessa ed articolata, ma il punto di partenza per attivare azioni integrate volte ad affrontare efficacemente le problematiche.

E’ necessario uscire dallo stereotipo comune che tali agiti siano problemi guaribili con interventi a breve termine e solo sanitari evitando il  rischio che il P.S. rappresenti una risposta parziale e iatrogena, producendo il fallimento della speranza di aiuto.

La complessità evidenziata, offre uno spunto per riflettere su alcuni aspetti su cui sarebbe opportuno investire sia dal punto di vista culturale che operativo:

-approfondire la conoscenza della realtà territoriale coinvolgendo altre istituzioni,  anche non sanitarie del territorio, che direttamente e/o indirettamente vengono  in contatto con l’uso problematico di sostanze stupefacenti e/o alcoliche, spesso associato con comportamenti disfunzionali e pericolosi, per intercettare quelle sacche marginali di “utenze fragili” estranee ai servizi. Inoltre, anche per dare una maggiore rappresentatività e  significatività a quanto emerso  dal presente studio, si suggerisce l’importanza di allargare l’indagine negli altri Servizi  Territoriali per le Dipendenze Patologiche della Regione;

-proporre dispositivi di ascolto complementari a quelli sanitari e di  cura, in un’ottica di ricerca-azione.

-definire dispositivi, quali un protocollo d’intesa tra questo Servizio ed il Pronto Soccorso per l’orientamento-accompagnamento delle genitorialità con figli minori o in età molto giovane convolti nelle problematiche  oggetto di studio;

– rilevare che  il  problema  legato all’uso dell’alcol, sia un fenomeno che non tocca  più e non solo il genere maschile ma anche quello  femminile, così come il significativo abbassamento dell’età, evidenziano l’importanza di  attivare strategie di sensibilizzazione e prevenzione, che coinvolgano alcuni dei principali e più significativi stakeholder delle rete dei servizi;

-intercettare un   significativo numero di accessi di soggetti in età anziana per alcol, ma anche per psicofarmaci (benzodiazepine) contribuisce a stimare l’entità di un fenomeno emergenziale che impone un’attenzione nel potenziamento degli  interventi socio-sanitari;

-individuare la presenza di accessi nei giorni feriali, in particolare, nelle ore diurne di pazienti già noti al Servizio Territoriale per le Dipendenze Patologiche, che per altro, sono coloro che hanno fatto registrare il maggior numero di accessi reiterati, mostra la necessità di poter disporre, sul territorio, di uno strumento trattamentale e contenitivo che possa garantire interventi che vadano oltre a quelli erogati ambulatorialmente, gruppi appartamenti, Centri Semiresidenziali e polifunzionali.

-riconoscere che una  consistente quota di accessi avviene nei periodi estivi, nonché nei giorni festivi e notturni, fa emergere, da un punto di vista socio-sanitario, il  bisogno di strategie di azioni volte alla presenza di professionisti sul territorio, quali ad esempio  operatori di strada, o servizi di unità mobile. Tale considerazione anche in virtù  dalla frequenza  degli eventi-spettacoli nel periodo estivo  a Senigallia.

 

Si ringrazia la dott.ssa Liana Spazzafumo –Servizio Sanità della Regione Marche per il supporto all’elaborazione statistica dei dati.

 

Bibliografia:

-Bauleo A., De Brasi M.S. (1994). Clinica gruppale. Clinica istituzionale, Il Poligrafo;

-Carbone P., Casini E., Cimino S., Cerniglia L., Ferrari A. (2005). Adolescenti al Pronto Soccorso: la necessità di uno sportello per la Prevenzione, Istituto Superiore di Sanità- Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria-  Osservatorio Nazionale Ambiente e Traumi (ONAT);

-Oteri A. (2006). Visite di pronto soccorso correlate all’uso di farmaci in una popolazione di anziani, http://www.farmacovigilanza.org.;

– Pietropolli Charmet G. (2009). Uccidersi. Il tentativo di suicidio in adolescenza, Raffaello Cortina;

-Rubin G., Galeazzo B., Moretti C. (2012). Adolescenti al Pronto Soccorso: l’esperienza padovana, Dipartimento di Pediatria, Azienda Ospedaliera-Università di Padova;

-Vanni F. (2009). Giovanni al Pronto Soccorso. Il corpo nelle emergenze psicologiche,  Franco Angeli.

 

[1] Parole chiave: Alcol, etile, etilismo, sostanze stupefacenti, droghe, overdose, mdma, eroina, oppiacei, cocaina, cannabis,, cannabinoidi, ketamina,  ayahuasca amfetamine, ecstasy, allucinogeni, benzodiazepine, psicofarmaci, morfina, inalanti, crack, dipendenza, tossicodipendenza, alcoldipendenza, abuso/uso etilico, alcolemia, agitazione psicomotoria, intossicazione da sostanze, traumi ripetuti, disturbi del comportamento, Disturbi dello stato di coscienza

 

This entry was posted in Ricerche. Bookmark the permalink.